Pensione anticipata 2019: che cosa cambia?

Per l’intero anno 2018 l’accesso alla pensione anticipata viene garantito per gli uomini con il raggiungimento di 42 anni e 10 mesi di contribuzione, per le donne con 41 anni e 10 mesi.

Dal 2019 i requisiti cambieranno: è previsto infatti un aumento di 5 mesi a seguito dell’introduzione della speranza di vita. Questo vuol dire che dal 1° gennaio 2019 per gli uomini sarà possibile uscire dal lavoro con 43 anni e 3 mesi di contributi, mentre per le donne il limite è fissato a 42 anni e 3 mesi.

Il diritto alla pensione anticipata potrà essere raggiunto anche con il cumulo gratuito dei contributi accreditati in gestioni previdenziali diverse.

Grazie all’entrata in vigore nel 2017 del cumulo contributivo (legge 232/2016), i contributi per il raggiungimento del suddetto requisito pensionistico possono essere raggiunti sommando tutti i cassetti previdenziali a cui un lavoratore è iscritto, a condizione che questi contributi non siano coincidenti.

Chi può usufruire del cumulo contributivo? I lavoratori iscritti a due o piu forme di assicurazione obbligatoria: lavoratori dipendenti e autonomi, lavoratori iscritti alla gestione separata inps o iscritti alle forme sostitutive ed esclusive della medesima (ex Enpals, ex Inpdap, Fondo Elettrici, Fondo telefonici), nonché tutti gli iscritti alle casse professionali, tranne Enasarco, unica cassa esclusa.

Tutto questo in attesa delle nuove opportunità in arrivo, come quota 100.